La Commissione adotta una nuova proposta sulla combinazione delle modalità di trasporto per un trasporto merci più sostenibile

8 Novembre 2023

La Commissione ha presentato il 7 novembre la sua proposta sul trasporto combinato, la quale mira a rendere più sostenibile il trasporto merci migliorando la competitività del trasporto intermodale rispetto al trasporto esclusivamente su strada. La proposta aggiorna la direttiva sui trasporti combinati e integra il pacchetto per un trasporto merci più ecologico, adottato in gran parte nel luglio 2023. Il pacchetto aiuterà il settore del trasporto merci a contribuire al raggiungimento degli obiettivi del Green Deal dell’UE.

Adina Vălean, Commissaria per i Trasporti, ha dichiarato: “Nel 2022 sono stati trasportati sulle strade dell’UE 13,6 miliardi di tonnellate di merci. Questo trasporto merci è fondamentale per l’economia dell’UE e, con l’aumento della domanda, dobbiamo tenere sotto controllo i costi e le emissioni. Con la nostra proposta, gli autocarri manterranno il proprio ruolo nel settore del trasporto merci, ma la loro combinazione con altre modalità di trasporto più sostenibili, come le chiatte, il trasporto marittimo a corto raggio o i treni, ridurrà i costi esterni dei trasporti e ottimizzerà l’uso della rete di trasporto a vantaggio dei cittadini e dell’economia”.

La revisione odierna renderà il trasporto intermodale più efficiente e competitivo, e rafforza il sostegno alle operazioni volte a ridurre le esternalità negative di almeno il 40% rispetto al trasporto esclusivamente su strada tra gli stessi punti di partenza e di arrivo.

Oltre alle misure normative esistenti, la proposta introduce un’esenzione dai divieti temporanei di circolazione, come i divieti di circolazione nel fine settimana per il trasporto combinato. Stabilisce inoltre per gli Stati membri un obiettivo di riduzione di almeno il 10% dei costi medi delle operazioni di trasporto combinato entro sette anni e li invita a mettere in atto le politiche necessarie a tal fine. I gestori dei terminali inoltre saranno tenuti a fornire, sui rispettivi siti web, informazioni minime sui servizi e sulle strutture dei loro terminali di trasbordo nell’UE.

La proposta sarà ora esaminata dal Parlamento europeo e dal Consiglio nell’ambito della procedura legislativa ordinaria.

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Fonte: Commissione europea