Le aziende abbattono i costi per gli interporti di due punti

6 Febbraio 2009

Inserito il 06/02/2009

Il direttore generale del Censis, Giuseppe Roma, presentando il primo rapporto sulla ”interportualità italiana”, realizzato in collaborazione con l’Uir (Unione interporti riuniti), ha dichiarato che il funzionamento a pieno regime degli interporti può supportare le aziende abbassando il costo del trasporto di due punti.
Attualmente in Italia sono 18 gli interporti operativi, in cui sono localizzate 1.021 aziende di logistica e lavorazione merci per un totale di 18mila addetti, cui corrisponde un indotto di almeno altri 20.600 occupati.
A partire dal 1999 lo Stato ha investito 310 milioni di euro. Ad oggi, 1 euro di contributo statale ha originato 3,4 euro di investimenti effettivamente realizzati. I margini di crescita, ha concluso il direttore del Censis, restano alti: l’incremento della movimentazione delle merci negli interporti e’ stata del 20% all’anno.
Per il presidente nazionale dell’Uir, Alessandro Ricci, la legge 240/90 ha esaurito la sua funzione, ma ora occorre un passo in avanti. E infatti il vice presidente dell’Uir, Roberto Pesaresi, ha avanzato una serie di proposte per un nuovo quadro normativo, ricordando l’incidenza del trasporto sui costi logistici: nell’Unione europea a 15 pesa per il 16%, in Italia per il 20,5%.
Il sottosegretario ai Trasporti Bartolomeo Giachino ha assicurato che questa sarà la legislatura delle infrastrutture e dei trasporti. Secondo il vice presidente della commissione ai Trasporti della Camera, Silvia Velo, l’Uir chiede di programmare e decidere, ma l’attuale classe dirigente non ne e’ capace.

Fonte: Da Ansa