L’Europa dice no all’inquinamento; ma gli italiani non rinunciano all’auto

25 Settembre 2008

Inserito il 25/09/2008

Sebbene il disagio provocato dal mutamento climatico sia giudicato prioritario dai cittadini comunitari, in pochi sono determinati a fare del proprio meglio per contrastarlo, adottando comportamenti e stili di vita virtuosi che possono “fare bene all’ambiente”.
A rivelarlo è un recente sondaggio dell’Eurobarometro commissionato da Parlamento europeo e Commissione. Dal report, che ci offre anche un focus sull’atteggiamento dei cittadini italiani nei confronti dei cambiamenti climatici, emerge, tra l’altro, che per una percentuale significativa di intervistati, il 72%, gli interventi anti-inquinamento adottati dal nostro governo sono insufficienti. Tuttavia sono poche (circa il 20%) le persone disposte a rinunciare all’automobile o ricorrere al car sharing per inquinare meno. Insomma, le quattroruote restano la soluzione di trasporto più utilizzata dagli italiani a discapito del trasporto pubblico che, pur recuperando una quota minima di passeggeri, rimane allo stallo. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: nonostante gli sforzi delle amministrazioni locali per contenere il fenomeno inquinamento, in Italia la salute è ancora a rischio. Secondo Maria Berrini, presidente dell’Istituto di ricerche Ambiente Italia, oggi sono ancora troppe le città italiane che sforano sistematicamente il limite per le polveri sottili (Pm10) fissato nel 2005, anche se -dice – pensando ai piani antismog, i modelli di buone pratiche non mancano. Secondo l’esperta basta, solo per fare alcuni esempi, usare il trasporto pubblico per il 58%, 47% e 45% degli spostamenti casa-lavoro (come succede a Praga, Stoccolma e Vienna) e rendere i cittadini ‘molto soddisfatti’ della sua qualità (a Vienna, Monaco e Berlino)”. Inoltre, “é possibile usare la macchina meno di altri mezzi, come a Barcellona e Madrid (35% degli spostamenti casa-lavoro) o a Vienna, Goteborg, Helsinki, Hannover, Copenaghen e Stoccolma (oltre il 50%)”. Ed esistono anche città moderne “senza auto”, come Copenaghen e Riga, con 20 auto ogni 100 abitanti, oppure Berlino, Londra e Parigi (30 auto per 100 abitanti).

Fonte: Trambus