Messina: quattro nuovi progetti da oltre 520 mila euro per il trasporto locale

22 Luglio 2015

Quattro nuovi progetti per l’ATM di Messina per dare ulteriore ossigeno alla ripresa già tangibile dell’Azienda, incentivando il trasporto pubblico locale.
Il Dg Giovanni Foti e il commissario speciale Domenico Manna hanno presentato una proposta al Consiglio comunale e alla Giunta, chiedendo ai due organismi di finanziarli, per un valore di 521 mila euro più iva, con parte dei contributi Tasi.
La prima iniziativa, per un costo stimato di 270 mila euro, riguarda le paline e l’informatizzazione alle fermate: nei mesi scorsi l’Azienda ha proceduto ad un rilievo delle linee e degli spazi d ‘ attesa della rete di Tpl, identificando la loro georeferenziazione, definendo la base cartografica del sistema di monitoraggio e la piattaforma di infomobilità, numerando progressivamente tutte le fermate. Questa numerazione viene ritenuta indispensabile per potere usufruire facilmente dei servizi di infomobilità: il cittadino digitando sul telefono o su i-phone l’identificativo della fermata dovrebbe ottenere dalla piattaforma le informazioni necessarie (orari e tempi di passaggio). «É evidente la necessità che anche a Messina, come nelle altre città, in tempi brevi il potenziamento del trasporto sia accompagnato da una capillare informazione sul territorio a partire dall’installazione su tutte le 1400 fermate della rete di un segnale che individui la fermata e cioè di una pallina di fermata che riporti le indicazioni», hanno affermato i due Foti e Manna. Al momento sono circa 200 le palline apposte. Altro investimento, da 180 mila euro, riguarda l’acquisizione di bus di piccole dimensioni, di tipo “pollicino”.
ATM sta già lavorando per rinnovare e incrementare il parco aziendale con nuovi bus: è stata indetta dall ‘ Azienda una gara per l’acquisizione di cinque bus da 7,70 a 8,60 metri che dovrebbero arrivare entro la fine del 2015, mentre il Comune sta avviando un’analoga gara per acquisire altre dodici bus delle stesse dimensioni. Rimangono non compresi in queste procedure tre mezzi di ridotte dimensioni (circa 6 metri) necessari per rimpinguare l’attuale parco, che opera con difficoltà per problemi di affidabilità ed usura, per servire alcuni villaggi come Altolia e Pezzolo. Terzo piano, da 20 mila euro, riguarda il sistema di video per la sicurezza delle fermate tram/bus.
Inoltre obiettivo del piano è la remotizzazione del controllo delle immagini registrate dall’ apparato nella sede centrale di via La Farina tramite la fibra ottica esistente. Infine la fornitura di divise per 51 mila euro di valore, 9 mila a carico dei dipendenti (pari al 15% del costo totale).

Fonte: Clickmobility