Milano: on line il bando del Comune da 1,3 milioni di euro per la “Città a 15 minuti”

19 Luglio 2022

Oggi più di 3 cittadini su 4 dichiarano che circa l’80% dei propri viaggi avviene all’interno del contesto urbano in cui risiedono, considerando quindi la mobilità un bisogno essenziale. Su questo presupposto si basa il modello 15 Minutes City che valorizza la vicinanza dei servizi a una distanza massima di 15 minuti a piedi o in bici e l’appartenenza a uno specifico contesto urbano. In questo modo gli utenti possono non solo cambiare le proprie abitudini di trasporto, ma anche vivere un’esperienza di mobilità diversa, in cui il quartiere diventa una cellula completa della vita urbana.

La città di Milano ha sposato il concetto e ha pubblicato un bando intitolato “Mi15 – Spazi e servizi per una Milano a 15 minuti”, per sostenere le attività imprenditoriali a impatto sociale in tutti i quartieri della città, ad eccezione del Municipio 1.

Il bando è finanziato interamente dall’Unione europea e mette a disposizione oltre 1,3 milioni di euro di fondi PON Metro da distribuire in forma di contributi a fondo perduto.

Il bando, pubblicato sul sito del Comune di Milano, resterà aperto all’invio delle candidature fino alle ore 14 di venerdì 16 settembre.

Potranno concorrere progetti di investimento con un costo compreso tra 30.000 e 100.000 euro (il contributo coprirà l’80% della spesa).

Le proposte dovranno essere utili (capaci di generare ricadute positive sulla comunità locale), durature (in grado di sostenersi anche dopo l’erogazione del contributo), accessibili (in termini di prezzi, tempi e assenza di barriere architettoniche).

Dovranno riguardare la creazione o il potenziamento di spazi, servizi, attività a impatto sociale, al momento assenti o insufficienti nel quartiere, agendo su uno o più Nuclei di identità locale.

Il bando fa parte di un programma di interventi da 2,5 milioni di euro per lo sviluppo economico e sociale dei quartieri che comprende altre due iniziative, “La scuola dei quartieri” e “Crowdfunding civico”.

Fonte: Eco dalle Città