Norvegia: i risultati del progetto QUANTIFY sul riscaldamento globale dai trasporti

3 Dicembre 2009

I ricercatori del Centro per la ricerca internazionale sul clima e l’ambiente CICERO di Oslo hanno presentato uno studio, pubblicato sulla rivista Atmospheric Environment, che è parte del progetto QUANTIFY (‘Quantifying the climate impact of global and European transport systems’), finanziato dall’UE con 8,39 milioni di euro attraverso il Sesto programma quadro (6° PQ), riguardo all’impatto del settore dei trasporti sulle emissioni ed il riscaldamento globale. Secondo Jan S. Fuglestvedt, direttore del settore ricerca di CICERO, entro i prossimi 40 anni le emissioni dei trasporti triplicheranno o quadruplicheranno il riscaldamento globale. Il gruppo di ricerca ha spiegato che nel 2050, in tre possibili scenari su quattro, i trasporti produrranno il 15% del totale del riscaldamento globale creato dall’uomo e prima dell’inizio del ventiduesimo secolo, il contributo dei trasporti al riscaldamento creato dall’uomo potrebbe raggiungere il 20%. “L’abitudine di viaggiare di più e il commercio internazionale saranno le cause dell’aumento delle emissioni”, spiega il dottor Fuglestvedt. “Il trasporto su gomma è la causa più importante, e lo sarà probabilmente anche in futuro”. Gli scienziati dicono che il CO2 è il gas climatico più importante derivato dal traffico stradale. Si prevede, inoltre, un aumento di queste emissioni e una diminuzione delle emissioni di altri gas. Diversi sono i gas e le particelle emesse dal settore dei trasporti che hanno ricadute sul clima; se da una parte alcune di queste emissioni raffreddano la Terra, altre la riscaldano, e alcuni degli effetti durano molti anni, a fronte di altri che sono di breve durata. Secondo i ricercatori, ci sono quattro diversi scenari di emissioni da trasporto, che tengono conto di vari assunti in termini di sviluppo economico e di crescita della popolazione. “Uno studio effettuato su possibili scenari indica i più importanti modelli di sviluppo futuro, sulla base di quel che conosciamo oggi e su assunti diversi”, ha detto il dottor Fuglestvedt. “Si nota che, sul lungo termine, la CO2 è il gas serra più importante, ma sono altrettanto importanti altri componenti ed effetti. Alcuni di questi effetti sono molto incerti, soprattutto quelli legati al traffico aereo”. Al secondo posto in termini di maggior effetto riscaldante c’è il traffico aereo globale, e il CO2, la condensa e i cirri rivestono in tal senso un ruolo fondamentale. Tuttavia, i ricercatori ritengono che, poiché questi processi presentano maggiori ambiguità rispetto al CO2, l’effetto del traffico aereo sul clima è più incerto di quello del trasporto su strada. I dati dimostrano che, nei prossimi 40 anni, il traffico aereo potrebbe essere responsabile del 4% del riscaldamento globale. Il trasporto navale, da parte sua, ha abbassato la temperatura globale dall’inizio del 2000 a causa delle emissioni di anidride solforosa (SO2). L’applicazione di nuove regole dovrebbe ridurre notevolmente queste emissioni. Per quanto riguarda il futuro in termini di mezzi di trasporto più ecologici, i ricercatori dicono che saranno messi sul mercato veicoli a emissioni zero e nuovi combustibili. Partecipano al progetto QUANTIFY 40 partner degli Stati membri dell’UE, tra cui la Repubblica ceca, l’Ungheria, la Polonia e il Regno Unito, affiancati dalla Russia e dagli Stati Uniti. Il progetto è coordinato dal Deutsches Zentrum für Luft- und Raumfahrt (DLR) e si concluderà nel febbraio 2010.

Fonte: Progetto QUANTIFY