Parma: pagati per andare al lavoro in bici

21 Ottobre 2020

Retro vintage red bike on cobblestone street in the old town. Color in black and white

Pagati per andare al lavoro in bici, in Emilia Romagna il progetto è ormai realtà: dopo Piacenza, Reggio Emilia, Faenza, anche Parma ha aderito all’iniziativa regionale “Bike to work” , che mette a disposizione dei comuni 3,3 milioni di euro complessivi per disincentivare i cittadini ad usare l’auto per andare a lavoro e promuovere invece l’utilizzo della bicicletta e di altre modalità di trasporto rispettose dell’ambiente.

I dipendenti di aziende, enti pubblici o privati e di altre attività lavorative – dotate di un mobility manager aziendale in essere o nominato per l’occasione – che usano la bici per recarsi sul posto di lavoro, riceveranno degli incentivi sotto forma di “rimborsi” chilometrici (20 cent/km) e di sconti per bike sharing e stazioni delle biciclette. Una misura pensata nella scorsa emergenza Covid e realizzata in base alla indicazioni contenute nel Decreto Rilancio dello scorso maggio.

Per raccogliere le adesioni al progetto il Comune di Parma ha pubblicato un avviso di manifestazione di interesse al quale hanno aderito importanti realtà cittadine. Sono, inoltre, sedici i Mobility Manager che lavorano all’interno delle aziende e degli enti pubblici che si sono formati per sviluppare sempre più azioni che incentivino l’uso di una mobilità sostenibile da parte dei propri dipendenti.

ll D.L. 19/05/2020 n. 34 cd “Decreto Rilancio” si occupa anche di mobilità ciclabile, dove in particolare all’articolo 229 dedicato alla “misure per incentivare la mobilità sostenibile” si dispone tra l’altro -che “le imprese e le pubbliche amministrazioni con singole unità locali con più di 100 dipendenti […] sono tenute ad adottare, entro il 31 dicembre di ogni anno, un piano degli spostamenti casa-lavoro del proprio personale dipendente finalizzato alla riduzione dell’uso del mezzo di trasporto privato individuale nominando, a tal fine, un mobility manager”, superando in questo la normativa precedente dove l’obbligo era solo per imprese/enti con più di 300 dipendenti.

La Regione Emilia-Romagna, a supporto di quanto stabilito dal “Decreto Rilancio”, ha approvato l’attuazione del progetto “Bike to Work” per affrontare, per quanto alla mobilità sostenibile, la III Fase del Covid-19 disponendo un consistente trasferimento di risorse € 147.452,34, al fine di incentivare l’utilizzo della bicicletta principalmente nei trasferimenti casa-lavoro nella auspicata nuova fase di ripresa delle attività economiche e della attività didattiche dopo l’emergenza sanitaria.

I contributi previsti dal progetto regionale riguardano nello specifico:

a.) Incentivi chilometrici per gli spostamenti casa-lavoro in bicicletta, nella misura massima di 20 centesimi a km e di 50 euro mensili cadauno;

b.) Incentivi per la riduzione del costo dell’utilizzo del bike sharing, da utilizzare in modo prioritario per gli spostamenti casa-lavoro;

c.) Incentivi per la riduzione del costo dell’abbonamento annuale al deposito biciclette, presso la Cicletteria in Stazione.

Fonte: Eco dalle Città