Presentati i risultati della ricerca 2010 sulla navigazione satellitare di Navteq

14 Febbraio 2011

La ricerca annuale condotta da Navteq per tracciare un quadro aggiornato delle tendenze riguardo all’utilizzo dei sistemi di navigazione mostra l’Italia fra i mercati maturi con i livelli più elevati di esperienza di navigazione. La ricerca valuta il livello di interazione degli utenti in tutti i segmenti della navigazione: sistemi a bordo auto, navigatori portatili/PND, e applicazioni su cellulare/smartphone. La ricerca è stata effettuata in 13 paesi compresa l’Italia. Gli altri paesi analizzati sono stati: Australia, Brasile, Cina, Francia, Germania, India, Indonesia, Messico, Polonia, Regno Unito, Russia e Stati Uniti. Dalla ricerca merge che nella maggior parte dei paesi analizzati, l’esperienza dei consumatori con la navigazione ha registrato un ulteriore aumento rispetto al 2009, anche se i livelli di crescita sono scesi da due a una cifra percentuale all’incirca.
In Europa, i mercati nei quali la navigazione ha raggiunto livelli di maturità indicano percentuali di esperienza dei consumatori oltre il 50%, con Germania, Francia e Italia ormai molto vicine al 60%. Il numero degli intervistati che hanno dichiarato di avere esperienza con la navigazione è salito di 3-6 punti percentuali, una crescita determinata da coloro che l’anno precedente affermavano di avere solo “familiarità” con la navigazione (si noti che il 2010 è stato il primo anno in cui la ricerca è stata effettuata anche in Italia). In Russia, che si trova a uno stadio meno avanzato del ciclo di mercato, la percentuale dei consumatori che dichiarano di avere esperienza con la navigazione non ha ancora toccato il 40%.
Negli altri due mercati maturi – Stati Uniti e Australia – il dato relativo all’esperienza dei consumatori è relativamente stabile rispetto al 2009, con il 46% e il 53% degli intervistati rispettivamente che dichiarano di avere esperienza di navigazione.
L’area APAC (Cina, Indonesia, Australia, India) continua a manifestare un’ampia variabilità tra i singoli paesi, con quote di intervistati che utilizzano il navigatore che vanno da un massimo del 56% in Cina, del 35% in Indonesia fino a un minimo del 17% in India. Gli intervistati in India che “conoscono” la navigazione sono quasi al 70%.
Nel primo anno in cui vengono rilevati anche i dati dei paesi latino-americani la ricerca svela che un quarto e un terzo dei consumatori rispettivamente in Messico e Brasile hanno esperienza con la navigazione (Messico 25%; Brasile 33%). In questi mercati è elevato anche il livello di familiarità, con meno del 10% dei consumatori che dicono di non conoscere la navigazione.
La ricerca indica una tendenza della navigazione su cellulare e smartphone a seguire i dati sulla maturità della navigazione del mercato, anche nel continente europeo. L’esperienza della navigazione con il cellulare è più diffusa nei mercati emergenti o giovani rispetto a quelli maturi dove si sono affermati prima la navigazione a bordo auto e poi i dispositivi portatili.
L’utilizzo “regolare” della navigazione su cellulare/smartphone (almeno 1-2 volte la settimana) tende a riproporre il medesimo schema, con punte relativamente più elevate nei mercati emergenti. Tuttavia, il dato del 30% dell’Italia riferito all’esperienza della navigazione su cellulari e smartphone è superiore di 6 punti percentuali alla media dei mercati maturi in Europa, ferma al 24%, ma è anche più alto rispetto ad altri mercati maturi come Stati Uniti (26%) e Australia (27%). I consumatori continuano a utilizzare con maggiore frequenza i sistemi fissi a bordo auto, seguiti dai PND e dai cellulari/smartphone.
Questa tendenza è stata confermata in 11 dei 13 paesi analizzati, tra cui anche l’Italia: in generale, le uniche eccezioni sono costituite dall’India e dall’Australia, dove la frequenza di utilizzo dei navigatori portatili è leggermente superiore ai sistemi a bordo auto.
In Italia la quota degli intervistati che dichiarano un utilizzo “regolare” del navigatore a bordo auto è pari al 59%; una percentuale di gran lunga superiore a coloro che utilizzano “regolarmente” i navigatori portatili/PND o il cellulare/smartphone, fermi rispettivamente al 39% e al 31%. Gli italiani tendano ad utilizzare i loro sistemi di navigazione con più regolarità rispetto agli utenti degli altri mercati maturi. La frequenza di utilizzo dei sistemi di navigazione in Italia è elevata in tutti e tre i segmenti e ad eccezione della navigazione a bordo auto, dove il Regno Unito supera l’Italia di 3 punti percentuali, i dati relativi alla frequenza di utilizzo della navigazione su PND e cellulare/smartphone degli italiani è la più elevata fra i mercati maturi oggetto dello studio, tra i quali figurano paesi come Germania, Francia, Regno Unito, USA e Australia.

Fonte: Navteq Annual Tracking Study