Regione Piemonte: da febbraio si sperimenta il “borsellino elettronico” per la bigliettazione

17 Novembre 2017

“Più viaggi e meno spendi” è lo slogan scelto dalla Regione Piemonte, membro della Piattaforma degli Enti Locali di TTS Italia, per avviare la sperimentazione, da febbraio 2018, di un nuovo sistema di pagamento sui trasporti pubblici.
Il piano a cui sta lavorando la Regione è quello di superare l’attuale sistema di pagamento di autobus e treni per promuovere forme di fidelizzazione differenti. A medio-lungo termine non più titoli annuali, mensili o settimanali per viaggiare su una certa tratta, ma una sorta di “borsellino” elettronico sul quale il prezzo delle corse varierà a seconda della quantità, della tipologia di chilometri percorsi, dell’orario e dei giorni della settimana.
I primi a testarlo saranno i viaggiatori degli autobus della provincia di Cuneo, dove il biglietto elettronico Bip funziona a pieno ritmo: lì è già piuttosto rodata l’integrazione tra le diverse modalità di trasporto – autobus e treni – e un solo consorzio, Grandabus, gestisce la quasi totalità delle linee automobilistiche.
Non si tratta di aumenti, ma di tariffe personalizzate e flessibili, pensate per allargare la platea degli utenti rendendo il trasporto pubblico una modalità più appetibile per chi deve spostarsi.
Nei giorni scorsi sono iniziate, nell’assessorato regionale ai Trasporti diretto da Francesco Balocco,le riunioni per concretizzare quelle che finora erano solo intenzioni, e per definire i dettagli della sperimentazione alla quale collaborerà anche Siti, l’Istituto Superiore di innovazione nato dall’accordo tra Politecnico di Torino e Compagnia di San Paolo.
Le valutazioni fatte dalla Regione sono che questo dovrebbe essere un modo per verificare se le persone siano disposte a modificare le proprie abitudini di mobilità. Non esistono per ora, in Italia, forme di pagamento di questo tipo applicate su area vasta. Qualche esempio c’è in Trentino Alto Adige, dove però il “borsellino” non funziona in maniera integrata. L’obiettivo è infatti partire dagli autobus, ma arrivare poi ai treni, consentendo a chi ha una tessera di viaggio di usare indistintamente i due mezzi e accumulare “punti sconto” sia a bordo degli autobus sia dei treni.

Fonte: Clickmobility