Roma: +10% di mobilità ciclabile in 5 anni

17 Febbraio 2014

“A Roma partiamo da un uso della bicicletta pari allo 0,6% e ci proponiamo di arrivare al 10% nel giro di 5 anni all’interno del centro storico. Ma a questi obiettivi devono accompagnarsi atti concreti, politiche serie e condivisione con i cittadini”. È quanto ha detto Guido Improta, assessore alla Mobilità e Trasporti del Comune di Roma, a margine del seminario “La ciclabilità in Europa: come rendere un Paese bike friendly” svoltosi nei giorni scorsi. L’impegno è quello di creare condizioni infrastrutturali e modalità di servizio tali per cui i cittadini non siano obbligati a muoversi con l’automobile e “si convertano all’uso del trasporto pubblico locale e della bicicletta”. Partire dalla concretezza significa prima di tutto “affrontare il problema delle buche a Roma, avere itinerari protetti come piste dedicate o zone a velocità controllata quali le Zone 30, aumentare la disponibilità di stalli dove parcheggiare a bicicletta soprattutto davanti scuole, università e nei parcheggi di scambio con autobus e metropolitane”. Quello che Improta suggerisce è dunque “un approccio integrato, culturale e indispensabile per dare una risposta efficace alla congestione che in molte zone della città ostacola gli spostamenti”.
I numeri legati all’uso dell’auto privata a Roma sono “da vero e proprio conflitto bellico: “ogni anno oltre 150 morti, quasi 30.000 incidenti stradali. È un costo sociale che non possiamo più sostenere e che pensiamo di poter abbattere del 50% dei prossimi 7 anni”.
Sulla questione del trasporto delle bici sui mezzi pubblici, Guido Improta sottolinea che “è stato attivato un gruppo di lavoro congiunto tra i tecnici del dipartimento Mobilità e l’azienda di trasporto pubblico locale. Sono state definite nuove fasce orarie e nuove modalità di trasporto e si stanno individuando alcune linee di trasporto di superficie che dovranno essere attrezzate anche per il trasporto delle biciclette”.
Il seminario è stato anche un momento di confronto e di chiarimento per la piccola polemica sulle auto che accedono al centro storico di Roma: “All’inizio del mio mandato – ha spiegato Improta – ho chiesto la collaborazione dell’Aci per fare una verifica tramite la banca dati delle 60.000 auto che sono autorizzate ad entrare nella ZTL di Roma, per controllare che siano effettivamente titolari dei requisiti richiesti. Può bastare infatti anche un’autocertificazione per attestare il possesso di questi requisiti. Purtroppo la mia prima richiesta ha ricevuto un diniego da parte dell’Aci ma oggi durante il seminario il Presidente dell’Aci Angelo Sticchi Damiani mi ha accordato la disponibilità a svolgere questi controlli incrociati”.
Per quanto riguarda il nuovo Piano Generale per il Traffico Urbano (PGTU), la proposta è stata pubblicata sul sito del comune di Roma “in modo che sia accessibile e leggibile da tutti i cittadini: vogliamo ricevere le loro critiche e le loro proposte prima dell’adozione in Giunta. Ci sono ancora 3 settimane di tempo per poter interloquire con l’amministrazione comunale, alla fine di questo periodo la Giunta adotterà formalmente il Piano del Traffico per poi arrivare a una discussione in ambito di assemblea capitolina auspicabilmente entro l’estate”. L’ultimo Piano del Traffico risale all’amministrazione Rutelli nel 1999: era un piano che affrontava dei problemi dal punto di vista regolamentare “perché c’era soltanto il 18% della popolazione che abitava fuori dal GRA, ora siamo al 30% della popolazione e quindi l’impostazione del nostro PGTU non è più solo legate alle regole ma anche ai sistemi: solo con un approccio integrato possiamo dare una soluzione ai problemi incrementati in questi anni”.

Fonte: Eco dalle Città