Roma: il car sharing diventa privato

22 Gennaio 2014

Il car sharing romano apre le porte anche a operatori privati. Nella Capitale il servizio di auto condivisa non sarà più gestito in via esclusiva da un’azienda pubblica (nel caso di Roma dall’Agenzia per la mobilità). La Giunta comunale ha infatti deciso che quello privato sarà “a flusso libero”, ossia senza parcheggi predefiniti in cui prelevare e riconsegnare l’auto, e costituirà un modello complementare a quello gestito dall’Agenzia per la mobilità per differenziare l’offerta adattandola alle esigenze degli utenti.
L’obiettivo è di avviare il servizio tra aprile e maggio e di testarlo per due anni e il Dipartimento per i Trasporti e la Mobilità è già al lavoro per selezionare gli operatori che potranno coprire il territorio cittadino: sull’Albo Pretorio di Roma Capitale è stato pubblicato il bando per individuare aziende interessate “a svolgere il servizio di car sharing a flusso libero a Roma”. La manifestazione di interesse dovrà pervenire entro il 16 febbraio.
“Saranno a disposizione 1500 veicoli, tutti Euro 5 o elettrici – ha spiegato l’assessore ai Trasporti, Guido Improta – con una flotta di minimo 50 veicoli”. Roma Capitale chiederà anche un report annuale sull’attività per valutare eventuali misure per migliorarlo. Le auto avranno libero accesso alla Ztl e sulle strisce blu, ma non potranno utilizzare le corsie preferenziali.  Il perimetro operativo del servizio, ovvero l’area all’interno della quale sarà possibile prendere e lasciare le auto, quindi praticare il flusso libero, dovrà essere contenuto nel Gra. Il perimetro operativo minimo da garantire sarà di 90 chilometri quadrati; con le auto elettriche si scenderà a 35.
Il privato comprerà i mezzi e in più dovrà a Roma Capitale un canone annuo di 1.200 euro a vettura a titolo forfettario per l’utilizzo del suolo comunale e dei servizi comunali con possibili rivalutazioni annuali. Per quanto riguarda il noleggio dei mezzi elettrici, invece, nell’ambito della politica che favorisce la circolazione dei veicoli meno inquinanti, non sarà previsto il versamento di canone. Chi girerà sulle auto del car sharing “privato” avrà più o meno la stessa libertà di muoversi concessa agli utenti del servizio “istituzionale”. Sarà consentito l’accesso nelle Ztl e la sosta gratuita su strisce blu, oltre all’accesso gratuito ai parcheggi di scambio. Tra le caratteristiche del servizio, la prenotazione rapida, da fare poco prima dell’uso, e la possibilità di usare l’auto, se libera, anche senza prenotazione.

Fonte: Eco dalle Città