Senza auto si vive meglio

14 Aprile 2016

Uno studio della London School of Hygiene and Tropical Medicine ha valutato le abitudini dei pendolari e ha concluso che chi va al lavoro a piedi o in biciletta è, in genere, più magro e meno predisposto ad ammalarsi.
Lo studio ha preso in considerazione decine di migliaia di pendolari sopra i quarant’anni. I ricercatori hanno scoperto che le persone che vanno al lavoro in macchina possiede una percentuale di grasso corporeo più elevata rispetto a ci va al lavoro in bici oppure utilizzando i mezzi pubblici. In generale, i ciclisti sono i più magri, ma stando a quanto scritto dagli autori della ricerca, pubblicata su The Lancet Diabetes and Endocrinology, anche quelli che prendono il treno hanno un peso minore e sono meno grassi.

“Sappiamo che l’esercizio fisico protegge dall’obesità e dalle malattie croniche, ma facciamo tutti fatica a inserire un po’ di ginnastica nelle nostre vite frenetiche”, ha affermato Ellen Flint, co-autrice dello studio, ricercatrice presso la London School of Hygiene and Tropical Medicine “La ricerca dimostra che le persone che riescono a fare esercizio fisico durante la giornata hanno un peso corporeo significativamente più basso e un fisico più sano rispetto a chi utilizza l’automobile per i suoi spostamenti”, ha proseguito la dottoressa Flint.Secondo quanto rilevato dal Centers for Disease Control and Prevention (Centri per il controllo e la prevenzione della malattia – N.d.T.), negli USA circa un terzo delle persone adulte soffre di obesità e soltanto il 18 per cento va al lavoro a piedi o in bicicletta.
Per valutare i collegamenti esistenti tra il modo in cui le persone si spostano e il peso corporeo, il gruppo di ricercatori ha utilizzato i dati della UK Biobank relativi a 157 mila adulti britannici, raccolti tra il 2006 e il 2010.Il grasso corporeo è stato misurato utilizzando l’indice della massa corporea (Body Mass Index, BMI) che è un rapporto tra il peso, l’altezza e la percentuale di grasso corporeo.
Viaggiare in macchina è il sistema per spostarsi tra casa e lavoro più utilizzato. Il 64 per cento degli uomini e il 61 per cento delle donne hanno dichiarato di guidare lungo tutto o parte del percorso dei loro spostamenti. Il 4 per cento degli uomini e il 7 per cento delle donne va al lavoro a piedi, mentre il 4 per cendo degli uomini e il 2 per cento delle donne usa la bicicletta. In tutto, il 23 per cento degli uomini e il 24 per cento delle donne utilizzano mezzi dinamici e attivi muoversi.
Gli uomini e le donne che non utilizzano l’automobile o un altro mezzo motorizzato per andare al lavoro hanno una percentuale di grasso corporeo inferiore rispetto a chi si sposta in auto. Anche dopo avere tenuto conto degli stili di vita dei campioni della ricerca è emerso che i sistemi utilizzati per gli spostamenti casa-lavoro sono strettamente collegati a un peso minore e a una più bassa percentuale di grasso corporeo. La differenza più evidente è tra guidatori e ciclisti. Gli uomini che vanno al lavoro in bicicletta in media avevano due punti in meno di BMI e pesano quasi cinque chili meno rispetto ai guidatori.
Le scelte del mezzo per spostarsi possono essere influenzate da fattori che esulano dal controllo individuale, ha sottolineato il dottor Lars Bo Andersen dell’Università norvegese di Sogn, autore di un commento su questo studio. “Le persone, però, devono essere consapevoli che le scelte di ogni giorno possono fare una grande differenza in prospettiva.
“In media, una persona prende circa un chilo all’anno quando ha superato i trent’anni”, dice il dottor Andersen. “Questo trend potrebbe essere fermato da piccoli gesti come l’andare al lavoro in modo attiva o modificando le abitudini alimentari”. Nel suo rapporto, Andersen ha sottolineato che le comunità devono aiutare le persone a compiere scelte più salutari. “La comunità può fornire un ambiente e le infrastrutture che rendono più semplice camminare o andare in bicicletta”, ha affermato. “Passare dallo spostarsi in auto a una routine meno sedentaria consente di fare attività fisica in modo quotidiano e regolare”.

Fonte: www.ecodellecitta.it