Sicurezza stradale: parte il progetto Ania telecamere su mezzi pesanti

18 Marzo 2014

Per contrastare incidenti e truffe assicurative è partito un progetto pilota che prevede l’installazione su 2.000 veicoli – circa cioè il 40% del proprio parco veicolare di camion e furgoni – di una piccola telecamera, il Roadscan. Il dispositivo è dotato di accelerometro e localizzatore Gps, che diventa a tutti gli effetti un testimone in grado di ricostruire un incidente in maniera oggettiva.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione di Fondazione Ania e del Gruppo Federtrasporti con la società Federservice (che all’interno del gruppo si occupa di servizi assicurativi, formativi, editoriali).
Con questo test, il primo del genere a essere condotto in Europa nel mondo del trasporto pesante, il Gruppo Federtrasporti reputa di ottenere un prezioso aiuto in quel pluriennale percorso verso la riduzione degli incidenti che, a partire dal 2002, quando la frequenza sinistri dei suoi veicoli si attestava intorno al 72,8%, è arrivata nel 2013 al 33,4%.
Un esperimento simile è stato già condotto dalla Fondazione Ania sui bus che svolgono servizio urbano in alcune città d’Italia. L’idea del progetto sviluppato con Federtrasporti, è quella di monitorare ciò che accade anche in ambito extra urbano.
“Nel periodo in cui abbiamo monitorato i bus – spiega Umberto Guidoni, Segretario Generale della Fondazione Ania – abbiamo rilevato delle caratteristiche ricorrenti nei sinistri che riguardano i mezzi di trasporto pubblico urbano. In molti casi, ad esempio, abbiamo rilevato che gli incidenti sono dovuti a momenti di distrazione degli autisti. Con questo esperimento, vogliamo capire quali sono le cause più ricorrenti che provocano gli incidenti stradali in cui sono coinvolti i mezzi di trasporto pesante. I roadscan, inoltre, consentono di ricostruire le dinamiche dei sinistri, attribuendo le giuste responsabilità. I dati che si ricavano da queste osservazioni, costituiscono un’ottima base per la formazione degli autisti”.
Le telecamere agiscono nel totale rispetto della privacy e, oltre a garantire la ricostruzione in maniera oggettiva di un sinistro e a porre un argine alle truffe assicurative, hanno anche un’altra funzionalità. La loro collocazione in cabina incoraggia la concentrazione dell’autista e produce un effetto deterrente rispetto a comportamenti di guida errati.

Fonte: Trasporti-Italia.com