Ten-T: Torino-Lione catalogato come progetto di lenta attuazione

22 Gennaio 2015

La parte italiana del collegamento Torino-Lione, del corridoio di trasporto transeuropeo Mediterraneo, rientra fra i progetti e azioni “di lenta attuazione”.
Lo evidenzia lo studio tecnico pubblicato da Bruxelles, il primo della nuova Commissione Juncker, che individua le priorità e le esigenze di sviluppo di ognuno dei corridoi del network TEN-T in vista della valutazione tecnica di primavera.
Nel documento si rileva “la questione della lentezza del progetto dell’alta velocità, secondo informazioni fornite dalla Regione Piemonte; anche se il progetto finale è stato presentato nel 2011 non è stato ancora approvato dal Cipe”. Secondo quanto riferisce l’analisi, gli standard attuali tecnologici del collegamento Torino-Lione, nella sezione italiana, “penalizzano in particolare i treni merci in termini di produttività”.
Nei nove studi pubblicati, ogni corridoio è stato analizzato da un gruppo di consulenti esterni, sotto la guida del suo coordinatore, identificando problematiche e azioni da intraprendere da qui al 2030. Sono state individuate liste di progetti preliminari che vanno a migliorare collegamenti transfrontalieri, a eliminare colli di bottiglia e ad aumentare l’interoperabilità, in particolar modo quella ferroviaria.
Il traffico merci su gomma “relativamente basso” dell’asse Torino-Lione (via tunnel Frejus) è “dovuto al fatto che le due principali strade che collegano Francia e Italia sono al di fuori del corridoio: l’autostrada costiera di Ventimiglia e il tunnel del Monte Bianco vanno considerati nell’analisi e mostrano che il trasporto merci fra Francia e Italia presenta complessivamente volumi importanti”. Il traffico ferroviario risulta però “molto basso” a causa dell’uso della linea Ventimiglia-Nizza, “non molto efficiente per le merci”, visti i treni regionali e diverse sezioni a binario unico sul lato italiano. Da notare poi che la realizzazione del potenziale di capacità complessivo della sezione internazionale Torino-Lione passa dalla “risoluzione dei problemi di capacità del nodo di Lione e del tratto fra Lione e Saint-Jeanne de Maurienne”. Ecco perché la linea di accesso alla sezione internazionale della Lione-Torino è fra i progetti “di priorità secondaria” per il lato francese (cioè da realizzare dopo il 2030).
I risultati di questi studi e la valutazione tecnica saranno presi in considerazione nello European Investement Plan (il cosiddetto ‘Piano Juncker’), che comprende investimenti per 315 miliardi.

Fonte: Trasporti-Italia.com