TPL: il Ministro Giovannini auspica la predisposizione di un impianto normativo condiviso per inizio 2022

22 Settembre 2021

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“Come è stato ricordato, uno degli obiettivi del PNRR è ottenere uno spostamento di almeno il 10 per cento del traffico su auto private verso il sistema del trasporto pubblico che ha un impatto molto minore in termini di inquinamento ambientale”.

Così il Ministro dei Trasporti Enrico Giovannini, risponde nel question time alla camera a un’interrogazione sulle iniziative di competenza volte a una rapida definizione di una riforma del trasporto pubblico locale, anche in considerazione delle nuove risorse provenienti dal Piano Next Generation EU.
“La commissione di studio citata dagli onorevoli interroganti, composta da rappresentanti del Ministero, del Ministero dell’Economia e delle finanze, nonché delle regioni, dell’UPI e dell’ANCI, nel descrivere la situazione del TPL in Italia e nell’evidenziarne le criticità, ha anche offerto interessanti riflessioni e valide proposte per aggiornare il quadro normativo sul trasporto pubblico locale.

Quanto alla necessità di procedere al riordino della normativa di settore, alla luce dei numerosi interventi normativi che si sono succeduti a far data dall’entrata in vigore del decreto legislativo n. 422 del 1997, evidenzio – aggiunge Giovannini – che la stessa deve essere ispirata non solo agli obiettivi di semplificazione e armonizzazione della disciplina esistente, eliminando le situazioni di gold plating rispetto alla regolazione europea, ma anche e soprattutto a quelli di trasformare radicalmente il modello del trasporto pubblico locale italiano.

A tal fine, è necessario in primo luogo migliorare l’attività di programmazione, quale presupposto necessario per un’offerta di mobilità pubblica locale economicamente sostenibile e in grado di rispondere efficacemente alle esigenze di mobilità dei cittadini. Questo deve essere fatto, mettendo a disposizione degli enti territoriali – che sono responsabili, a norma della Costituzione, della programmazione e gestione del trasporto pubblico locale – strumenti e risorse in grado di rilevare in modo costante, in primo luogo, la domanda di trasporto.

Occorre poi incrementare la concorrenza e la qualità degli affidamenti. Al contempo, è necessario elevare la qualità dei servizi, assicurando i medesimi livelli minimi sull’intero territorio nazionale, ivi comprese le aree a domanda debole, garantire la sostenibilità ambientale del trasporto pubblico locale e realizzare, attuando quanto già previsto dalle vigenti disposizioni, un sistema di mobilità integrato e dialogante, fondato sull’interazione, anche di tipo tecnologico, tra i diversi vettori e le diverse modalità di trasporto.

Si tratta di un’attività complessa, la cui realizzazione richiede un costante confronto con il Parlamento. Quindi, il confronto è iniziato, in data 7 settembre, con la trasmissione della relazione predisposta dalla commissione ministeriale e naturalmente io auspico che, attraverso approfondimenti e interlocuzioni, si possa pervenire in tempi rapidi, auspicabilmente all’inizio del 2022, alla predisposizione di un impianto normativo condiviso ed efficace”.

Fonte: Ferpress