Tpl: verso la transizione “green”

1 Ottobre 2021

[Senzanome]
Il Mims ha stanziato i primi 860 mln alle Regioni per l’acquisto di autobus ecologici e il potenziamento delle ferrovie regionali.
Complessivamente si tratta di 7,4 Mld di investimenti per il rinnovo dei treni e degli autobus in chiave ‘green’, comprendendo le risorse previste nel Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), nel Fondo Complementare e nel Bilancio nazionale.

Attualmente, in linea con il cronoprogramma del Piano, le risorse che il Mims ha assegnato e ripartito alle Regioni e alle Province autonome, ammontano complessivamente a 860 milioni di euro: 600 milioni per i bus (il 50% è destinato alle Regioni del Sud) e 260 milioni per le ferrovie regionali (l’80% al Mezzogiorno).

È la risposta del Governo e del Mims all’urgenza di investire nella mobilità pubblica con servizi moderni ed efficaci e di intervenire con azioni concrete contro l’inquinamento atmosferico e la lotta al cambiamento climatico inserito tra le priorità dell’Agenda 2030.

Il percorso tracciato dall’Ue per la promozione di veicoli ‘green’ e a basso consumo energetico e per rendere sostenibile il sistema dei trasporti impone già da qualche anno agli Stati Membri di assicurare che le amministrazioni pubbliche aggiudicatrici tengano conto dell’impatto energetico, dell’impatto ambientale e in termini di emissioni di CO2, nell’arco di tutta la vita del mezzo pubblico.

Eppure, sappiamo che il parco autobus in Italia risulta il più vecchio rispetto a quello dei major markerts europei con un’età media di 12,5 anni, mentre in Francia, Germania e Regno Unito gli autobus hanno mediamente meno di 10 anni. Non a caso, il Piano di azione italiano prevede il rinnovo del parco con nuovi 3.200 autobus elettrici e a idrogeno nelle aree urbane e 2.000 autobus a metano per il trasporto extraurbano. La sperimentazione dell’idrogeno riguarderà anche le ferrovie non elettrificate con 50 nuovi treni nel Sud e in Val Camonica.

Secondo i dati Anfia (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica) le Regioni più attente agli acquisti di autobus ad alimentazione alternativa nel biennio 2018/2019 sono state la Lombardia (141 bus) seguita da Emilia-Romagna (161), Lazio (133) Veneto (128) e Sicilia (105). L’obiettivo è di estendere queste best practice e di sollecitare le amministrazioni locali ad attivare il percorso alla transizione green dove ancora non si è intrapreso.

Le risorse che saranno messe in campo da qui ai prossimi anni rappresenteranno anche un’iniezione di liquidità per il riposizionamento competitivo della filiera industriale degli autobus, mentre nel Piano Strategico nazionale della Mobilità sostenibile è prevista l’adozione di un programma di interventi che possano aumentare la competitività delle imprese produttrici di mezzi e servizi nella filiera del Tpl, ma anche di sistemi intelligenti per un trasporto realmente a servizio del cittadino, in linea con il principio del Mobility as a service: intermodalità, integrazione tariffaria, nuove forme di mobilità interconnesse per aumentare la qualità e la quantità dei servizi e per ridurre i tempi di percorrenza per i pendolari.

Fonte: MIMS