Trasporti ecocompatibili: il nuovo pacchetto della Commissione a favore della sostenibilità

11 Luglio 2008

Inserito il 11/07/2008

La Commissione europea ha presentato l’8 luglio scorso un pacchetto di nuove iniziative sui trasporti ecocompatibili, che comprende una strategia per garantire che i prezzi dei trasporti rispecchino più adeguatamente il vero costo per la collettività, in modo da ridurre il danno ambientale e la congestione, incentivando l’efficienza dei trasporti e dando impulso all’economia nel suo complesso.
L’obiettivo perseguito dalla Commissione con questa iniziativa consiste nel garantire una maggiore sostenibilità del settore. Il pacchetto comprende inoltre una proposta che consente agli Stati membri di contribuire a realizzare questo obiettivo con l’imposizione di pedaggi stradali più efficaci ed ecologici per i camion; gli introiti così ottenuti saranno successivamente utilizzati per ridurre l’impatto ambientale dei trasporti e la congestione. Il pacchetto è infine costituito da una comunicazione per ridurre l’inquinamento acustico causato dal trasporto merci ferroviario. Il pacchetto contiene anche un inventario delle misure UE già esistenti in materia di trasporti ecocompatibili e una comunicazione sulle altre iniziative che la Commissione intende adottare nel settore entro la fine del 2009.
Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione europea responsabile dei trasporti, ha dichiarato: “Questo pacchetto vuole affrontare il problema dell’inquinamento e dei cambiamenti climatici, garantendo che i costi dei danni ambientali siano sostenuti da chi inquina e non dal contribuente. Tra i risultati attesi figurano dei trasporti più ecologici, una diminuzione delle emissioni, un risparmio di oltre l’80% nel consumo di carburante dei camion e una minor congestione per tutti gli utenti della strada. I ritardi, le emissioni superflue e i costi alle stelle sono tutti elementi negativi per le imprese di trasporto, per i loro clienti e per tutti noi. Un sistema di trasporto più efficiente e sostenibile sarà, alla lunga, più attraente e meno costoso”.
La strategia sull’internalizzazione dei costi esterni illustra come ciò possa avvenire in tutti i modi di trasporto. Partendo da misure e proposte dell’UE già esistenti, come la tassa sui carburanti e l’inclusione del settore aereo nel sistema UE di scambio delle quote di emissione, il documento prende in esame tutti i costi esterni, compresi i cambiamenti climatici, l’inquinamento a livello locale, l’inquinamento acustico e la congestione. La strategia è corredata di un quadro comune per la stima dei costi esterni nell’UE.
La proposta di revisione della direttiva relativa alla tassazione degli autoveicoli pesanti adibiti al trasporto di merci per l’uso di alcune infrastrutture (direttiva “Eurovignetta”) è una componente fondamentale della strategia, perché intende istituire un quadro generale che permetta agli Stati membri di calcolare e modulare i pedaggi autostradali in base al grado di inquinamento atmosferico e acustico dovuti, rispettivamente, alle emissioni prodotte dal traffico e ai livelli di congestione nelle ore di punta. In tal modo gli operatori del trasporto merci saranno incentivati ad acquistare veicoli più puliti e a migliorare la logistica e la pianificazione dei percorsi. I pedaggi devono essere esatti con sistemi elettronici e tutte le entrate devono essere destinate a progetti intesi a mitigare gli effetti negativi del trasporto; si pensi ad esempio ai progetti di ricerca e sviluppo su veicoli più puliti e a minor consumo di carburante. I pedaggi devono essere calcolati secondo un metodo comune per garantirne la trasparenza, la proporzionalità e la compatibilità con il mercato interno.
La revisione della direttiva Eurovignetta passerà ora all’esame del Parlamento europeo e del Consiglio, che la dovranno adottare con procedura di codecisione. Sia il Parlamento che il Consiglio avevano precedentemente chiesto alla Commissione di presentare la proposta e la Commissione si augura pertanto che questa venga adottata rapidamente ed entri in vigore prima del 2011.
La comunicazione finalizzata a ridurre il rumore prodotto dall’attuale materiale rotabile definisce le modalità per dimezzare il rumore prodotto dai carri merci. In altri termini, entro il 2014 sedici milioni di persone nell’UE potranno beneficiare di una notevole riduzione dell’inquinamento acustico. Per il momento i vecchi carri merci sono la causa principale del rumore e per questo alla fine di quest’anno la Commissione proporrà di modificare le norme UE sulle tariffe di accesso per incentivare l’impiego di carri con sistemi di frenatura meno rumorosi.

Fonte: Commissione Europea