Trasporti nel mercato interno UE: progressi sul fronte della mobilità a basse emissioni e della sicurezza stradale

21 Marzo 2019

La Commissione europea ha pubblicato il 19 marzo l’edizione 2019 del “Quadro di valutazione dei trasporti dell’UE”, nel quale sono messi a confronto i risultati degli Stati membri in 30 categorie relative a tutti gli aspetti dei trasporti. L’obiettivo del quadro di valutazione è aiutare gli Stati membri a individuare i settori che richiedono investimenti e interventi prioritari.
Il quadro mostra come l’UE stia moltiplicando ulteriormente gli sforzi per realizzare un mercato interno dei trasporti più sicuro, più pulito ed efficiente e promuovendo la transizione verso una mobilità a basse emissioni, due priorità della Commissione Juncker al centro delle proposte “Europa in movimento” e “Un pianeta pulito per tutti”. Il quadro di valutazione evidenzia inoltre il miglioramento della sicurezza stradale, la diffusione delle energie rinnovabili nei trasporti e la puntualità delle spedizioni in tutta l’UE.
La Svezia è in testa alla classifica con punteggi alti in ben 15 categorie, seguita da Paesi Bassi e Austria. Pur avendo punti di forza diversi, questi paesi condividono un quadro solido per gli investimenti, elevati livelli di sicurezza dei trasporti e buoni risultati nell’attuazione del diritto dell’UE.
L’Italia, invece, si piazza al 19° posto nell’Ue. Il dato italiano sugli incidenti stradali mortali sulle due ruote “è allarmante” si legge nel rapporto, e rappresenta il 20% del totale Ue. Le performance migliori del nostro paese sono nell’elettrificazione delle linee ferroviarie (sesto posto) e per la quota di rinnovabili utilizzate nei carburanti (7,2% contro 7,1% della media Ue), con entrambi i dati in progresso rispetto alle rilevazioni del 2017.
In confronto agli altri paesi, il nostro paese ha punteggi sopra la media per il livello di concorrenza nel mercato e per lo stato di completamento delle reti Ten-T. Peggiorano gli indicatori sull’efficienza dei servizi nel trasporto ferroviario e aereo e la qualità delle strade. In generale l’Italia ha una performance inferiore alla media Ue in tutti i principali indicatori di qualità dell’infrastruttura, ad eccezione delle ferrovie, con “effettivi negativi sull’economia nazionale”.

Fonte: Commissione Europea