TueTO: una App per battere il traffico

4 Marzo 2016

Una app per cellulari, già utilizzata dalla città di Lione e in sperimentazione dal primo febbraio anche a Torino, ad opera del Politecnico, socio ordinario di TTS Italia, e del Csi: TUeTO, questo il nome, terminerà i test a maggio, poi l’app sarà pronta per essere lanciata consentendo a Torino di dotarsi di uno dei primi navigatori aggiornati in «real time» con tutti i mezzi di trasporto: auto private e bus, bici del ToBikecar sharing e metropolitana (per i treni si sta ancora valutando).
L’applicazione calcolerà i percorsi al netto dei ritardi di pullman e tram, cantieri e ingorghi. Perfino i semafori che rallentano il bus si potranno conoscere in tempo reale. L’intenzione è quella di offrire agli utilizzatori un “suggeritore” (per la città metropolitana ma anche per il cuneese, se la sperimentazione andrà a buon fine), che li seguirà negli spostamenti, suggerendo i percorsi e cambiandoli minuto per minuto.
La professoressa Cristina Pronello, coordinatrice del progetto che a livello europeo ha coinvolto sei città tra cui Torino, con 13 milioni di euro di finanziamento, spiega: «Non è il servizio che fa il navigatore di Google ma una cosa diversa. Google non calcola in tempo reale, non è intermodale, cioè non mescola i mezzi di trasporto».
L’applicazione sarà innovativa proprio perché fonde insieme i dati calcolati sul momento dei flussi di traffico monitorati da 5T, quelli di Gtt, le biciclette gialle del bike sharing, e potenzialmente quelli delle auto in condivisione e del treno. Per questi ultimi, però, il Politecnico sta ancora aspettando una risposta dai gestori come Enjoy e Car2Go, e da Trenitalia, che ha fornito solo i tabellari degli orari, ma non i passaggi effettivi comprensivi dei ritardi.
Il progetto smart in fase di sperimentazione si chiama Opticities. È su scala europea. Per i Torino i calcoli li faranno Politecnico e Csi, la app la svilupperà la francese CityWay, la stessa che ha lavorato per Lione (le altre città del bando sono Birmingham, Göteborg, Madrid e Breslavia). Nel progetto è coinvolta anche 5T, socio ordinatio di TTS Italia.
Sul lancio del navigatore c’è però un’incognita. La spiega Pronello: «Per noi sono cruciali i dati in tempo reale – dice -. Se i fornitori come 5T o Gtt continueranno a darli, l’applicazione potrà funzionare. Se smetteranno di darceli, speriamo non per ragioni politiche, non si farà più nulla». Intanto, Lione sperimenta con successo il modello: lì si chiama Optimod’Lyon, grazie ai dati del servizio di trasporto pubblico su scala metropolitana.

Fonte: Clickmobility