Il Consiglio dell’Unione europea adotta il pacchetto per il clima e l’energia

17 Aprile 2009

Il Consiglio dell’Unione europea ha approvato ufficialmente il pacchetto per il clima e l’energia, che comprende varie parti di legislazione volte ad aiutare l’UE ad affrontare i cambiamenti climatici. Attraverso il pacchetto l’UE si impegna a ridurre le sue emissioni di gas serra del 20% entro il 2020. La Commissione ha proposto il pacchetto per il clima e l’energia per la prima volta a gennaio del 2008. Una delle direttive del pacchetto intende aumentare la quota di energia rinnovabile al 20% del totale del consumo energetico dell’UE. Secondo la direttiva, ogni Stato membro deve ora adottare un piano nazionale che delinea gli obiettivi per il 2020 relativi alla quota di energia rinnovabile nei trasporti, elettricità, riscaldamento e raffreddamento. Altrove nel pacchetto, una decisione delinea come gli Stati membri dovrebbero ridurre le emissioni di gas serra in settori chiave come i trasporti, l’agricoltura e le abitazioni. Mentre l’obiettivo generale è di ridurre le emissioni dell’UE del 20%, ad alcuni paesi, in particolare quelli con un prodotto interno lordo (PIL) e prospettive di forte crescita economica, verrà permesso di aumentare le loro emissioni di gas ad effetto serra. Nel pacchetto sono incluse inoltre regole per la riduzione delle emissioni dalle automobili; entro il 2012, le emissioni medie delle nuove macchine non dovrebbero superare i 120 grammi di biossido di carbonio (CO2) per chilometro. L’industria automobilistica ridurrà poi le emissioni a 95 grammi di CO2 per chilometro entro il 2020. Il Consiglio ha anche adottato la direttiva che stabilisce un quadro normativo per lo stoccaggio geologico del CO2. Secondo la direttiva, gli operatori saranno obbligati a monitorare i siti di stoccaggio e riferire alle autorità nazionali competenti, sia in fase di stoccaggio che dopo la conclusione delle attività di stoccaggio. Un’altra parte del pacchetto determina criteri restrittivi per la sostenibilità ambientale e sociale relativa ai biocarburanti. Infine, il pacchetto include una revisione dell’ETS (Emissions Trading System) allo scopo di ottenere una riduzione delle emissioni maggiore nei settori ad alta intensità di energia come quello della produzione elettrica, cementifici e l’industria del vetro e della carta, nominarne alcune.

Fonte: CORDIS