Presentato il 10° rapporto di Euromobility sulla mobilità sostenibile nelle principali 50 città italiane

13 Dicembre 2016

E’ stato presentato il 10° rapporto di Euromobility “Mobilità sostenibile in Italia: indagine sulle principali 50 città”, la graduatoria delle città alla ricerca di una mobilità più sostenibile elaborata con il Patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e che ha coinvolto tutti i capoluoghi di Regione, i due capoluoghi delle Province autonome e i capoluoghi di provincia con una popolazione superiore ai 100.000 abitanti.
Il Rapporto segnala che torna ad aumentare, seppur di poco (+0,1%), il tasso di motorizzazione nelle principali 50 città italiane (coerentemente al dato nazionale, che segnala un incremento ancora superiore, +0,6%) anche se aumenta il numero di veicoli a basso impatto, soprattutto GPL e Metano, che raggiungono complessivamente l’8,6% del parco nazionale circolante, e quelli ibridi ed elettrici che aumentano del 37,6%.
Continua l’affermazione della cosiddetta sharing mobility tra i cittadini italiani: rispetto al 2014, nel 2015 gli utenti dei servizi di bike sharing sono cresciuti di quasi 26 punti percentuali e quelli dei servizi di car sharing convenzionale di oltre 25, raggiungendo questi ultimi una quota di oltre 35.000, ai quali si aggiungono gli utenti dei servizi di car sharing cosiddetti free floating, pari a oltre 630.000.
Milano conquista la prima posizione aggiudicandosi così il titolo di città più “eco-mobile” d’Italia. Vince non solo perché capitale della cosiddetta sharing mobility, ma anche perché favorita dalla politica dei parcheggi, di scambio e a pagamento, da una elevata offerta di trasporto pubblico, da un contenuto indice di motorizzazione e una elevata percentuale di veicoli a basso impatto, ma anche da una bassa mortalità sulle strade.
Sul podio anche quest’anno tutte città del nord, con il secondo posto a Parma e il terzo a Torino; poco sotto Venezia al quarto posto e Padova al quinto. Nella “top ten” si confermano anche Brescia al sesto posto e Bologna al settimo, mentre Roma è soltanto al quindicesimo posto. Chiudono la “top ten” Reggio Emilia all’ottavo posto, Ferrara al nono e Novara al decimo. In fondo alla classifica della mobilità sostenibile L’Aquila, Siracusa e Catanzaro. Prato è la città che conquista più posti in classifica.
Euromobility, per la prima volta, include anche l’indagine sulla mobilità 100% elettrica in Italia. È vero che la penetrazione nel mercato automotive dei veicoli elettrici è ancora molto bassa, ma è altrettanto vero che le politiche locali di sostegno, come gli incentivi, le deroghe e le agevolazioni, ove applicate, hanno stimolato la mobilità elettrica. Non emerge purtroppo ancora da parte delle Amministrazioni una tendenza strutturata e consolidata, ma piuttosto un approccio per così dire in ordine sparso, con interessanti test e buone pratiche. Stanno aumentando le colonnine di ricarica, le automobili elettriche nei servizi di car sharing, la presenza di biciclette a pedalata assistita nelle flotte di bike sharing e la consegna delle merci con mezzi come le e-cargobike, i NEV (neigborhood electric vehicles), anche le mini-car elettriche o le e-bike continuano a diffondersi, in generale tutti i mezzi elettrici per la mobilità di prossimità.

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Fonte: Ufficio Stampa Euromobility