Softeco tra i partner del progetto Life+PERHT per la green mobility

21 March 2016

softecoSi è tenuta nei giorni scorsi a Treviso la Conferenza Finale del progetto Life+ PERHT finalizzato a contribuire alle performance ambientali delle città europee attraverso la progettazione e realizzazione Green-mobility Services eco-sostenibili e integrati per la città di Treviso.
Partito nel 2012 ha visto il coinvolgimento di cinque partner, tra cui Softeco Sismat, socio ordinario di TTS Italia, con un investimento da 1,5 milioni (per il 50% finanziati dalla Comunità Europea).
Perht ha consentito l’implementazione del servizio che ha portato a 22 le postazioni dedicate al bike sharing, con 120 biciclette a disposizione, 1.500 utilizzatori tesserati, per 36mila utilizzi e 45mila chilometri percorsi in centro storico nel 2015. Il 20% degli utenti dichiara di arrivare in centro storico in auto per poi prendere una bici pubblica, il 15% arriva in bus per poi scegliere di spostarsi su due ruote.
L’APP TreviMove è sicuramente il servizio che ha riscontrato il maggior gradimento della cittadinanza. Già oggi oltre 5mila persone hanno fatto il download sul loro smartphone. Ogni giorno si registrano 13mila consultazioni dei servizi informativi legati al trasporto pubblico urbano (orari dei bus, linee, lettura e acquisto del biglietto), altre 7mila consultazioni riguardano il bike sharing e la sosta (l’APP infatti segnala il parcheggio più vicino e grazie ai sensori sugli stalli indica anche con precisione dove e quanti sono i posti liberi). Sono stati inoltre installati 4 totem informativi sui servizi di cui 2 all’aeroporto e uno nella biglietteria MOM di fronte alla stazione ferroviaria al fine di favorire l’intermodalità.
Sono tre le colonnine per la ricarica di mezzi elettrici installate in città e sono state distribuite in poco tempo le 50 tessere per l’utilizzo ad altrettanti possessori. Il 28% degli utenti dichiara di utilizzare il servizio con assiduità. Al momento le 5 ore di ricarica sono gratuite, ma il 78% è disponibile al pagamento di un piccolo abbonamento.
Il progetto Perht ha consentito l’installazione di sensori per il controllo della sosta carico/scarico in centro storico. Le aree dedicate sono 176, per una capacità di 216 veicoli e una sosta massima consentita di 20 minuti. Nel corso del recente monitoraggio, ogni stallo è stato osservato per una giornata rilevando la presenza di mezzi ogni 30 minuti. I mezzi sono stati identificati per tipologia e ed è stata rilevata la durata dello stazionamento dalle 8 del mattino alle 20 della sera. Nella “giornata tipo” sono stati rilevati 1.280 mezzi, di cui oltre 1.000 auto private, 86 auto commerciali, 142 furgoni, 27 camion. Se si guarda ai tempi di permanenza circa 1 utente su 2 si ferma oltre la sosta consentita (550 sono auto private). I dati mettono in luce come vi siano tre tipologie di utilizzi: una decisamente impropria di auto private che dovrebbero invece utilizzare la sosta blu a pagamento, una fetta corretta di utenti commerciali che effettua il carico scarico delle merci e una parte di utenti che ha bisogno di una sosta breve e non trova attualmente una risposta. Il sistema informatico messo a punto con il sistema Perht sarà in grado di consentire il monitoraggio in tempo reale della sosta grazie ai palmari in dotazioni alla Polizia Locale.
Grazie a Perht, in collaborazione con la Cooperativa Taxi Treviso, è stata sperimentato per alcuni mesi il servizio di taxi a chiamata notturno, dedicato agli abbonati del trasporto urbano. Il servizio non è proseguito dopo la fase sperimentale ma è in fase ormai operativa la sperimentazione di un servizio bus a chiamata, gestito attraverso una App sviluppata con l’Università Ca’ Foscari, dedicato al sabato sera.

Fonte: www.trasporti-italia.com